Vittima di pregiudizi antichi o essere mitologico capace di far implodere anche le coppie più affiatate? Parliamo un po’ delle suocere. E capiamo come gestirle!
Tema abbastanza appuntito per un blog che si ripromette di “amarSì”, oggi parliamo della figura della suocera. Croce e delizia di ogni coppia, specie nella cultura italiana, la “mamma” può diventare una figura estremamente ingombrante nella vita di due sposini, e non si contano le situazioni in cui una tranquilla famigliola si trasforma in una polveriera a causa delle sue ingerenze.
LA SPOSINA RIVERENTE
“Desidero entrare in casa vostra e obbedirvi in quanto vi piaccia di comandarmi”: se vi sembra una frase che arriva da un tempo lontanissimo, rimarrete a bocca aperta nello scoprire che il rito dell’accettazione della nuora era assolutamente normale fino a un centinaio d’anni fa: secondo il sociologo Barbagli, prima di convolare a giuste nozze con il proprio consorte la sposa – con corteo nuziale al seguito – doveva bussargli tre volte alla porta di casa. A quel punto compariva lei, la suocera, con tanto di mestolo d’ordinanza, e il dialogo ritualizzato prevedeva una simbolica genuflessione della giovane, che si diceva pronta a dimenticare i grilli giovanili per consegnarsi anima e corpo (o dovremmo dire mani e piedi?) a mansioni quali rassettare casa, pascolare gli animali, tagliare il fieno e lavorare nei campi. Follia?
BASTA CON I PREGIUDIZI! O NO?
Per amor di verità, oggi non è più necessariamente così: di pari passo con i cambiamenti del costume e della società nostrani, anche la versione macchiettistica della suocera, pronta a sfoderare con gli sposini battipanni e mattarello (e non solo per cucinare), sta divenendo gradualmente parte dell’immaginario da gag della Settimana Enigmistica. Ma le tensioni tra vecchia e nuova generazione sono all’ordine del giorno, ed entrambe le donne di casa devono spesso fare uso di pazienza, moderazione e meditazione zen per non far sfociare le discussioni in temibili guerriglie casalinghe.
AIUTIAMOCI CON LE ERBE
Siete vittime di una suocera petulante? Anche in questo caso il nostro amato plant-based pleasure può venirci in soccorso grazie alle molteplici virtù delle piante: dopo un faccia a faccia particolarmente stressante, per esempio, un infuso a base di tiglio – con il suo effetto antispastico – può servire a gestire stress e mal di testa. I battibecchi familiari vi tolgono il sonno? Un infuso di echinacea e maggiorana calma l’insonnia e seda l’ansia. E se la suocera ci va giù pesante? No, lasciate perdere la cicuta: ripiegate piuttosto sul ginseng, l’antidepressivo più potente presente in natura che oggi come oggi è disponibile in una enorme varietà di formati, dalla tisana alla compressa.
LA SFIDA DEI FORNELLI
Ma è quando la sfida passa dalle parole ai fornelli che per voi la situazione può mettersi davvero male: proprio come il cattivo di fine livello in un platform game, in quell’ambiente la suocera è virtualmente imbattibile. Ma un consiglio prezioso possiamo darvelo: attaccatela sul piano della leggerezza, rispondendo ai tipici piatti pesanti e ipercalorici con alternative light che possano darle filo da torcere. Un buon inizio può essere utilizzare Creme e Margarine vegetali OraSì, che al gusto di sempre abbinano un apporto energetico molto meno oneroso grazie alla presenza di soia o riso al posto del lattosio. Dalle lasagne alla torta della nonna (ops) passando per la faraona alla cacciatora, con i prodotti OraSì vi sarà facile dimostrarle che anche gli evergreen della tradizione culinaria possono essere “riscritti” in versione più delicata e digeribile.
E chissà che proprio lì, tra una pentola e una casseruola, non possa finalmente scoccare tra suocera e nuora (o genero!) una scintilla d’affetto.